Cui prodest?

Che misero
Spettacolo
- A volte -
Un’anima
Nuda

Scripta manent

A questo
Non avevo pensato
Mai

Quanto pericolosa
Possa essere
La poesia

Quanto pericoloso
Sia
Perpetuare
Emozioni

Un soffio
Dietro di me
Eri tu
Eri li

Per sempre
Ormai

Nostalgia
Di un istante
Senza fine

Il tuo pudore

Tenerezza
Discreta

Con la forza
Di un miracolo

Tao

Fa male
Non avere

Non di più
Del non saper
Dare

La nostra abitudine
All’ottenere
Senza riconoscere
La fatica
Del ricevere

Vorrei essere
- sempre -
Luce
E Gioia

Ma quanto è
Divino
- e sovrumano

Non c’è
Nulla di più triste
Di un dono
Fatto male

Non c’è
Maggior fallimento
Del mancato dono
Di sé

Miracolo silenzioso

Via.
Via da tutto

Fuori
Nel buio

Ma
Buio
Anche dentro

Lontano
Da tutti voi

Per ricominciare
A respirare

Pochi passi
Sono già disperso

Un soffio
Dietro di me
Sei tu
Sei li

E la mia furia
Svanisce
Nella tua
Dolcezza

Pensiero privato

È doloroso
Aver braccia
Così corte
Da non riuscire
Ad abbracciare
L’universo

Nuptiae

E cosa offrire
A chi è ferito
Nella fantasia
Da non immaginare
Di saper donare?

Un calore
Fragile
Un affetto
Semplice

Il palpito
Di un passero
Tra le tue mani

Non ha apparenza
Né capacità
Né continua novità

Solo calore
Di un respiro
Nato
Tra due dolori

Può una cosa
Così grande
Aver paura
Di un piccolo
Gelo?

Amici

Rabbia.
Non ricordo questo
Tormento.

Ricordo
Altro

Solitudini
In forma
Di compagnia.

Dover sorridere
Di tutto.
Dover parlare
Di nulla

L’abitudine
Inconsapevole
Del fingere

Non ho
Nulla
- O poco -
In comune
Con voi

Non mi cercate.
Non pretendete.

Dentro di me
Sento
Altro

Ed è doloroso
Come
Una tranquilla
Serata
Tra amici

Sale

Hanno sapore
familiare
le tue parole.

Ricordano
lacrime.

Le mie.

I tuoi occhi

Riflessi
Inquieti
Dell’altrove